Teatro

A San Pietro in Vincoli in scena i 'Sorvegliati' di Genet

A San Pietro in Vincoli in scena i 'Sorvegliati' di Genet

Un viaggio nel mondo di Genet, grande eversivo della cultura europea del Novecento: nel progetto de Il Mulino di Amleto - che inaugura la stagione 2015 presso l'ex-cimitero di San Pietro in Vincoli, a Torino, si indaga la perdita di identità dell'uomo moderno.

Al via  la seconda edizione di SANTA CULTURA IN VINCOLI 2015, stagione teatrale con la direzione artistica di Beppe Rosso che si svolge all’ex cimitero di San Pietro in Vincoli.
Apre il cartellone Sorvegliati. Un progetto su Jean Genet, in scena venerdì 6 febbraio con la compagnia Il Mulino di Amleto e la regia di Marco Lorenzi.

Tre detenuti condividono un’angusta cella: Occhiverdi, affascinante omicida in attesa della pena capitale che afferma di essere “l’unico uomo lì dentro”, Lefranc e Maurice, due ladruncoli entrambi invaghiti del suddetto e disposti a tutto pur di guadagnarsene attenzione e stima. A custodirli c’è una sorvegliante che manifesta estrema ambiguità nei loro confronti.
Lefranc, geloso del giovane Maurice, nell’illusione di rendersi finalmente degno dell’amore di Occhiverdi, compie un atto irrimediabile. Al contrario di quanto desidera, otterrà una discesa nell’abisso della disperazione...

Il progetto nasce dall’avvicinamento a Haute surveillance (Sotto stretta sorveglianza), il primo e ultimo testo drammatico scritto da Genet, nel quale c’è tutto il disorientamento del nostro tempo. Ma soprattutto c’è la perdita di identità che l’uomo moderno sta affrontando in questo particolare momento storico “precario e assordante”.